Vaccini: Ferrara supera la fatidica soglia di copertura del 95%

La battaglia che in Emilia-Romagna e in Italia è stata fatta per riportare la soglia delle coperture vaccinali sopra il livello di guardia nasce da episodi gravissimi e dolorosissimi.

Nell’autunno del 2015, una bimba di appena un mese di vita, morì a Bologna per la pertosse. Una malattia che era tornata con forza a colpire i bimbi e il cui contagio era ed è facilmente arginabile con il vaccino.

Il fatto è che le coperture vaccinali, nel nostro Paese e in Emilia-Romagna (in alcune aree più che in altre) erano drasticamente diminuite. Quindi i piccoli non ancora vaccinati e altri immunodepressi, quindi più fragili e vulnerabili, non erano tutelati perché la soglia di copertura si era così tanto abbassata che non si raggiungeva più quella (che l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica al 95%) che consente la cosiddetta immunità di gregge. Una sorta di protezione indiretta per chi non è vaccinato: se una porzione sufficientemente elevata di popolazione è vaccinata, anche gli elementi che non lo sono beneficiano di quella copertura.

In Emilia-Romagna, un anno dopo con la Legge Regionale 19/2016, abbiamo ufficializzato il nostro impegno per fare di più per tutelare la salute di tutti: stabilire che per l’accesso ai nidi e agli spazi bimbo (in base alle facoltà e competenze della Regione) bisognava essere vaccinati e avevamo individuato 4 vaccinazioni obbligatorie (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B). Non fu una decisione facile e fu molto contestata. Ma fu la decisione giusta.

Da lì nacque un dibattito che investì tutta l’opinione pubblica, e un anno dopo è stata una legge nazionale a raccogliere quel messaggio, ampliando ulteriormente le vaccinazioni obbligatorie per l’accesso a scuola.

I numeri, oggi, ci dicono che la strada era quella giusta e le coperture sono rapidamente cresciute, lasciandoci lo spazio per migliorare ancora.

Dopo che a livello regionale, già da fine 2018 si è registrato il raggiungimento della soglia del 95%, appena sei mesi dopo, a giugno 2019, la media è arrivata a superare il 97%.

Ferrara, risulta un po’ più indietro rispetto ad altri territori (in un paio di province oggi si sfiora il 100% addirittura!) ma finalmente ha raggiunto e superato la fatidica soglia di copertura del 95% per le vaccinazioni obbligatorie e del 93% per quelle raccomandate. I dati – come previsto a livello ministeriale – sono calcolati sui nati nel 2016.

Penso che il lavoro di squadra fatto dalle istituzioni – dalla Regione fino ai Comuni – insieme alla preziosa rete degli operatori nelle scuole e nel mondo sanitario stia garantendo una maggiore e più diffusa consapevolezza sul perché è bene vaccinarsi e vaccinare i nostri bimbi. Un risultato, insieme a quello dei numeri sulla copertura, di cui essere orgogliosi.