Un anno di attività in Consiglio regionale

Sono convinta che un elenco di cifre, numeri e percentuali non esaurisca lo sforzo, la passione, l’onere e l’onore di un altro anno da Consigliere Regionale. Un ruolo che mi vede impegnata tanto nelle commissioni “Territorio, Ambiente, Mobilità” e “Politiche per la salute e Politiche Sociali” e nei luoghi “istituzionali” quanto nel territorio


Riassumere un anno di attività politica non è semplice, ma credo sia dovere di ogni rappresentante riferire ai cittadini quanto ha fatto, come ha declinato il suo impegno, quali istanze ha scelto di portare avanti e con che strumenti.
Nelle 107 sedute di commissioni e nelle 46 di assemblea legislativa cui ho partecipato quest’anno ho portato avanti il mio impegno cercando di ottenere e dare risposte concrete a problemi e istanze segnalati dai cittadini e dal mondo sociale ed economico dell’Emilia Romagna e della mia Ferrara.
Il 2017 è stato l’anno in cui ho collaborato al progetto di legge per la disciplina del commercio e per la valorizzazione e qualificazione delle imprese minori della rete distributiva. L’obiettivo che ci siamo posti è chiaro: sostenere i piccoli esercizi commerciali delle zone più disagiate della regione attraverso un sistema virtuoso di finanziamenti e sgravi fiscali.
Queste attività svolgono un servizio essenziale per le popolazioni locali, mantenendo il presidio umano in territori a forte rischio di spopolamento. Le istituzioni possono e devono sostenere questa funzione sociale. Al finanziamento di processi di innovazione tecnologica, ma anche di ristrutturazioni e acquisto di materiali, si affianca la realizzazione di punti informativi e sportelli per la cittadinanza. D’altra parte il sistema di sgravi e agevolazioni riguarderà gli oneri di urbanizzazione e la concessione di immobili a titolo gratuito da parte dei Comuni oltre che contributi regionali erogati una tantum per l’avvio delle attività.
Sono stata inoltre relatrice della legge regionale che regolamenta, semplifica e armonizza le forme di partecipazione dei soggetti del il terzo settore alla concertazione regionale e locale (l.r. 20/2017).Una norma che anticipa la riforma nazionale del Terzo Settore, indispensabile per dare una voce più forte all’associazionismo e al volontariato procedendo ad una revisione dei meccanismi di governance del Terzo Settore e armonizzando a livello regionale le forme di partecipazione e concertazione.
In Emilia Romagna si contano 3.077 organizzazioni di volontariato e 3.993 associazioni di promozione sociale. Una fitta rete di realtà che in molti casi garantiscono alla cittadinanza servizi assistenziali.

Fin dal mio insediamento, il 29 dicembre 2014, ho considerato il mio operato di Consigliere Regionale come impegno quotidiano ad ascoltare e affrontare i problemi ed i bisogni CONCRETI delle nostre comunità.
Un’impegno che è proseguito nel 2017 e che rinnovo per il 2018. Il nuovo anno mi vede già impegnata su diversi fronti: dalla battaglia contro la carenza di cannabis medica per garantire il diritto alla continuità terapeutica, all’intesa sul Parco Unico del Delta del Po, alla messa in sicurezza della SS Romea e della viabilità del territorio, per citare solo alcuni dei temi sui quali concentrerò la mia attenzione.