Proposte per la crisi dell'edilizia in Emilia-Romagna

cantiereApprovata all’unanimità, con emendamenti bipartisan, la risoluzione del PD per il riconoscimento dello stato di crisi del settore e la richiesta di investimenti per lavoratori e imprese e sostegno per riqualificazione del territorio.
La Regione Emilia-Romagna riconosce lo stato di crisi del settore edile e mette in campo forme di sostegno inedito per imprese e lavoratori. E’ questa la sintesi della discussione emersa in occasione dell’approvazione della risoluzione del gruppo PD –primo firmatario Mirco Bagnari– da parte dell’Assemblea legislativa.
La Giunta regionale è sollecitata a promuovere adeguate politiche di investimento pubblico, in particolare nei settori della ristrutturazione e riqualificazione edilizia, di rigenerazione urbana, di messa in sicurezza degli edifici dal punto di vista sismico. Attenzione anche al tema della riqualificazione delle imprese stesse e dell’alleggerimento burocratico per agevolare ristrutturazioni da parte dei privati e investimenti del patto di stabilità per gli enti pubblici.
Sottolineiamo in sostanza l’urgenza di puntare su nuove opportunità per un settore imprescindibile nello sviluppo qualificato della nostra regione che, è innegabile, sia uno di quelli maggiormente indeboliti dalla crisi.
In Emilia-Romagna è già stato attivato, come ha ricordato l’Assessore Palma Costi, un tavolo di crisi dedicato all’intero settore e non a una sola azienda: vi partecipano l’amministrazione regionale con le organizzazioni sindacali e alle associazioni datoriali. La strategia verso cui si punta è quella della professionalizzazione e della specializzazione delle imprese in un’ottica di riqualificazione e rigenerazione urbana piuttosto che di espansione, mettendo insieme la tutela del patrimonio già esistente e quella ambientale.