Pesca di frodo: proposte per controlli e sanzioni più dure

pescaPubblico di seguito la nota congiunta mia e di Paolo Calvano sulle proposte per intensificare i controlli e inasprire le sanzioni per contrastare la pesca di frodo nei nostri canali.


Il confronto che ci ha visti impegnati con il Presidente della Provincia di Ferrara Tiziano Tagliani e il Sindaco del Comune di Ostellato Andrea Marchi, ha portato ad una proficua e condivisa proposta per l’introduzione in Emilia-Romagna di nuove leve per contrastare l’odioso e pericoloso fenomeno della pesca di frodo nei nostri corsi d’acqua interni.
Enti locali e associazioni, insieme, possono davvero contribuire a dare una svolta alla lotta a questo fenomeno che, lo ribadiamo anche questa volta, ha risvolti negativi sull’ambiente e sull’economia e va contrastato agendo su più livelli. Reputiamo infatti che controlli più capillari e sanzioni più dure siano necessari per contrastare il bracconaggio ittico.
Per intensificare e rendere più efficace i controlli, come Consiglieri regionali puntiamo ad utilizzare al meglio la disciplina prevista dall’art. 20 della L.R. 11/2012 (“Norme per la tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne”), inserendo nel regolamento regionale la proposta avanzata dalla Provincia di Ferrara (che potete approfondire a questo link) alla Regione Emilia-Romagna, di istituire aree di pesca regolamentata affidate ai Comuni su richiesta e concesse alle associazioni di pesca sportiva e di favorire il coinvolgimento e l’alleanza fra pescatori sportivi e professionisti per contrastare i predoni nelle acque interne.
Ma non solo. Dopo aver agito sul versante delle sanzioni amministrative, inasprendole attraverso la nuova disciplina prevista dall’art. 37 della L.R. 9/2015 (“Legge comunitaria regionale per il 2015”), crediamo opportuno sollecitare il legislatore nazionale per prevedere sanzioni penali per i pescatori di frodo. A tal proposito, valuteremo l’opportunità di presentare, come è nostra facoltà, un Progetto di Legge regionale da inviare alle Camere che vada in questa direzione.