I circoli riaprono seguendo le regole dei bar

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n. 29 di conversione del decreto n. 2 2021, ai circoli ricreativi viene finalmente data la possibilità di seguire la normativa per gli esercizi pubblici.

Possono quindi riprendere la loro attività, al momento, solo per l’asporto o la consegna a domicilio visto che l’Emilia-Romagna è in zona rossa.

La battaglia, portata avanti in questi mesi da Arci, Acli ed Endas e di cui mi sono fatta portavoce in Regione Emilia-Romagna, è servita.

I circoli privati infatti risultavano chiusi senza alcuna possibilità di continuare a svolgere il proprio lavoro e senza particolari ristori. Un danno gravissimo a chi li gestisce e a chi vi lavora, ma anche alla cittadinanza visto che in molte aree anche periferiche o poco densamente abitate, il circolo è uno dei pochi – se non l’unico – punto di riferimento della cittadinanza.

La nostra Regione ha attivato un bando, che resterà aperto fino al 31 marzo (QUI il link per approfondirlo), per concedere sostegni compensativi a fondo perduto per i circoli gestiti da Aps o Odv.

La loro chiusura a prescindere risultava vessatoria. Ho ricevuto le sollecitazioni di moltissimi gestori della provincia di Ferrara e non solo e posso dire che la loro delusione era profonda e giustificata.

Il Partito Democratico ha fatto un buon lavoro di squadra, promuovendo dai territori fino alle camere del Parlamento la norma di equiparazione dei circoli privati agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Sono quindi soddisfatta del risultato, nell’attesa di poter raggiungere il momento in cui anche le attività ricreative e di aggregazione potranno tornare a svolgersi in sicurezza per tutti.