Eni ferma il cracking a Porto Marghera, preoccupazione per Ferrara

Dalla primavera dell’anno prossimo, Eni fermerà il cracking del polo chimico di Porto Marghera. Una decisione, comunicata dall’ad Claudio Descalzi al Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro poi confermata ai sindacati preoccupati per la mancanza di una prospettiva sia in termini di prosecuzione delle produzioni sia occupazionali, che potrebbe avere conseguenze anche per Ferrara.

La scelta di Eni ci preoccupa molto. Senza etilene e propilene il petrolchimico di Ferrara rischia di andare in crisi. Senza quelle componenti fondamentali, le multinazionali che hanno sedi produttive a Ferrara avrebbero ripercussioni serie: rischiano due reparti di Basell e uno di Versalis.

Come Regione, siamo già consapevoli delle possibili implicazioni.

L’assessore regionale Vincenzo Colla a breve convocherà il tavolo della chimica di Ferrara e coinvolgerà il Ministro allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

È fondamentale che su questo tema le Regioni convolte, a partire da Emilia-Romagna e Veneto, si coordinino e che il Governo faccia la sua parte per scongiurare un impoverimento economico e occupazionale dei territori.