Diritti. 423 mila euro per potenziare centri antiviolenza e case rifugio

Bando regionale con scadenza il 12 novembre per il potenziamento della rete dei Centri antiviolenza e della Case rifugio per donne e minori maltrattati in Emilia-Romagna.

La Regione prosegue sulle azioni a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza. Aperto infatti un bando, con scadenza delle domande il 12 novembre, che finanzia con 423.530 euro il potenziamento della rete dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio in Emilia-Romagna. L’obiettivo è garantire una copertura più omogenea sul territorio e una maggiore ricettività nel rispetto dei requisiti previsti dalle normative nazionali.

Poter contare, nella rete di protezione, sui Centri antiviolenza e sulle Case rifugio è un sostegno validissimo per le donne che trovano il coraggio di allontanarsi da chi le perseguita. E su questo la Regione Emilia-Romagna sta investendo moltissimo.
Attualmente i Centri antiviolenza presenti sul territorio regionale sono 19 (sei in provincia di Bologna, tre a Modena, altrettanti a Ravenna e uno a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Forlì, Cesena e Rimini) mentre le Case rifugio sono in tutto 35, con una ricettività di 251 posti (per tali strutture non sono disponibili maggiori dati per ragioni di riservatezza). Con questo bando è prevista l’istituzione di due nuovi Centri antiviolenza e una decina di Case rifugio.
Il bando segue di poche settimane quello sull’autonomia abitativa per le donne vittime di violenza e i loro figli, del 5 ottobre scorso con scadenza il 20 novembre.

Domande e criteri

La domanda per accedere al bando può essere presentata da tutti gli enti locali, in forma singola o associata, della regione Emilia-Romagna. Sarà ammissibile un solo progetto per ambito distrettuale. Valorizzati, in particolare, quelli presentati in partenariato per l’intero ambito distrettuale, provinciale/metropolitano. Le risorse riguardano i progetti per strutture realizzate nel biennio 2017- 2018; le spese ammissibili e pertanto rendicontabili devono essere liquidate entro il 31 dicembre 2018.
Fra i criteri di valutazione saranno privilegiati l’attivazione di sinergie e partenariato tra soggetti pubblici e/o privati; coerenza e logica nell’elaborazione della proposta progettuale e sostenibilità operativa; qualità del quadro economico; indicazione delle forme di sostenibilità finanziaria futura. Verranno inoltre premiati progetti che mettono in campo sinergie territoriali e, soprattutto, che indichino  le forme future di sostentamento finanziario, come richiesto dalla normativa statale.
La delibera di approvazione della graduatoria e l’assegnazione del contributo è prevista entro il 30 novembre 2017.