Crisi idrica: serve una cabina di regia tra Regioni, Governo e Comuni

Stiamo preparando una risoluzione alla Giunta

La crisi idrica del Po è una questione di portata nazionale ed europea. La principale risorsa d’acqua del nord Italia è minacciata dalla siccità e questo rischia di mettere in ginocchio produzioni agricole, consumi, abitudini.

Pensiamo che serva una cabina di regia tra le Regioni coinvolte, il Governo, i rappresentanti di tutti i territori interessati fino all’Europarlamento. Possiamo confidare nel meteo, azzardare, ma quello che abbiamo davanti agli occhi oggi non dipende dal caso.

Serve una strategia urgente e coordinata dalle quattro Regioni (oltre a Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte) capace di guardare al futuro per accelerare la transizione ecologica e cambiare il nostro rapporto con l’ambiente eliminando comportamenti climalteranti di ogni grado

È nostra intenzione presentare a riguardo una risoluzione rivolta alla Giunta dell’Emilia-Romagna.

Non meno importante la tematica dell’incremento delle tariffe dell’energia elettrica legati al funzionamento di idrovore, pompe per l’irrigazione ed altre apparecchiature di pubblica utilità che sta impattando pesantemente sui bilanci dei consorzi.

Apprezziamo lo sforzo che il Consorzio sta attuando per progetti di efficientemente energetico, ma serve che anche le istituzioni prevedano ulteriori stanziamenti di risorse dedicate anche all’interno dei programmi legati ai Fondi Europei e su questo la Regione Emilia-Romagna deve fare la propria parte.

I consorzi di bonifica devono configurarsi come parte attiva nella transizione ecologica, coniugando la loro attività polifunzionale, mirata alla sicurezza territoriale e ambientale del Paese, con uno sviluppo economico sostenibile.