Carburanti, siano ridotte le accise!

Carburanti, il Pd in Regione Emilia-Romagna chiede la riduzione della tassazione e delle accise. Servono misure urgenti e drastiche per evitare lo stop di interi settori dei trasporti di merci e persone e delle filiere produttive e commerciali

Il caro carburanti preoccupa anche il gruppo del Partito Democratico. Abbiamo depositato una risoluzione per intervenire in difesa di molti settori economici che a causa dell’aumento dei prezzi di diesel e benzina rischiano il blocco.

Le imprese che si occupano di logistica e di trasporto delle persone sono quelle più a rischio. Ma le loro difficoltà si riversano anche su altri comparti

Come Gruppo Pd abbiamo presentato una risoluzione a prima firma del collega consigliere Bulbi che parte dal presupposto che il picco di innalzamento dei prezzi dell’ultimo periodo rischia di produrre a breve significativi effetti negativi su inflazione e prezzi al consumo, oltre che sui settori che citavo prima e sulle filiere produttive connesse.

Un dato da tenere in conto è quello della tassazione che incide sul prezzo finale per il 55,3% sulla benzina e il 51,8% sul gasolio. Una percentuale che è progressivamente aumentata nell’ultimo decennio e sul quale incide anche l’Iva al 22%, calcolata non solo sulla materia prima ma anche sulle accise.

Quello che proponiamo, sollecitando la Regione e i parlamentari del territorio, è l’istituzione di un credito d’imposta del 30% sul prezzo industriale del gasolio da destinare a calmierare e compensare in parte i maggiori costi sostenuti in primis dalle imprese di trasporto professionale di merci e di persone. Questa misura consentirebbe di recuperare circa 24 centesimi sul prezzo industriale del gasolio riportandolo ai livelli dell’anno 2019, ante pandemia. Pensiamo inoltre che sia il momento di valutare la riduzione delle accise e l’Iva sui carburanti, anche attraverso il coinvolgimento delle imprese produttrici di carburanti.