Assestamento di bilancio: una manovra per ridurre le distanze

Quella di martedì 28 luglio è stata una lunga giornata in aula, ma sono soddisfatta dei risultati. Abbiamo dato il via libera alla manovra di assestamento della Regione – la prima dopo che è scoppiata la pandemia – e abbiamo dovuto ridefinire le nostre priorità, come singoli e come comunità.

Non posso riassumervi tutto quello che una manovra da 160 milioni comporta, ma ci tengo a riportarvi alcuni punti a cui tengo particolarmente.

Innanzitutto i 40 milioni previsti per le aree più fragili dell’Emilia-Romagna: le province di Piacenza e Rimini e il Comune di Medicina, le zone rosse che erano state istituite a livello regionale, ma anche le aree montane e il Basso Ferrarese. Qui c’è bisogno di qualche spinta in più all’economia locale e servizi più facili da raggiungere per i cittadini

Poi c’è il milione e mezzo di euro che abbiamo risparmiato dai costi di funzionamento del Consiglio Regionale. Abbiamo deciso di destinarli alle politiche per adolescenti e preadolescenti che a causa del distanziamento – per loro è stato un vero e proprio isolamento! – rischiano di vivere situazioni di ritiro sociale se non si interviene con progetti ad hoc per evitarlo

In generale, abbiamo cercato di ridurre le distanze. Quelle tra i territori più competitivi e quelli più fragili, quelle economiche, sociali, generazionali.

Queste risorse sono il frutto di scelte precise della nostra Regione. Sono convinta però che non bastino e che le risorse messe in campo dal Governo nazionale e dall’Europa debbano fare il resto per fare ripartire la nostra società.