Approvato il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti

rifiuti-2-1024x724Approvato dall’Assemblea Legislativa il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti che definisce i primi passaggi per il conseguimento degli obiettivi fissati dalla legge regionale 16/2015 ‘Norme in materia di economia circolare’.
La transizione all’economia circolare, la stiamo, passo dopo passo, costruendo con slancio, responsabilità e convinzione. Con questo piano abbiamo messo in campo politiche e obiettivi ambiziosi, ma soprattutto diamo vita a strumenti e azioni concrete per realizzarli. Gli obiettivi di cui parliamo e da attuare entro il 2020 sono la riduzione del 20-25% della produzione pro-capite di rifiuti urbani, la raccolta differenziata al 73%, il riciclaggio di materia al 70%.
piano_rifiuti_1Attraverso lo sviluppo della filiera del recupero e soprattutto grazie all’introduzione della tariffa puntuale in base alla quale ciascuno paga a seconda di quanto rifiuto indifferenziato produce, e a riguardo sottolineiamo che ora il lavoro spetterà ai Comuni che attraverso Atersir dovranno scegliere la modalità più consona rispetto ai loro piani locali, ci dotiamo degli strumenti utili a produrre minori quantità di rifiuti e quindi a consentire di utilizzare meno gli impianti di termovalorizzazione.
Il Piano è frutto di un percorso lungo, approfondito e partecipato. Questo lavoro andrà rafforzato dalle due fasi di monitoraggio che abbiamo previsto: una annuale e una intermedia, già fissata al 2017, per verificare l’andamento del Piano. In più abbiamo voluto istituire l’osservatorio dei costi con la funzione di integrare e analizzare le informazioni tecniche e infrastrutturale, territorio per territorio, correlandole agli impatti economici e alle conseguenti ricadute.
piano_rifiuti_2Realizzare appieno l’economia circolare è una necessità oltre che una precisa volontà politica. Per arrivarci dobbiamo governare una fase di transizione che richiede certamente un mutamento delle abitudini dei cittadini. Si tratta di una questione ambientale, economica, ma anche culturale e con gli strumenti messi in campo dal piano regionale cerchiamo di agire su tutti e tre questi fronti, ben consapevoli si tratta di un punto di partenza e non di arrivo.