No alla chiusura degli uffici postali periferici

foto poste
 
Dopo quello di un paio d’anni fa ci troviamo nuovamente a fare i conti con un piano di razionalizzazione di Poste Italiane che in modo unilaterale, senza confrontarsi con nessuno, mette in discussione i piccoli uffici postali impoverendo ulteriormente la rete di servizi ai cittadini sul territorio.  I sindaci interessati si sono mobilitati con il documento allegato chiedendo un tavolo regionale per conoscere l’impatto del piano e la Regione per il tramite dell’Assessore Emma Petitti ha chiesto un incontro urgente al responsabile dell’Area territoriale Centro Nord di Poste Italiane per avviare un confronto prima che assumano decisioni definitive. Condivido moltissimo la dichiarazione dell’Assessore quando dice che  “i servizi erogati da Poste Italiane hanno come fruitori sia i cittadini che le imprese; mettere mano alla rete degli sportelli non può prescindere dalle pubbliche funzioni caratteristiche del servizio postale”. “Non possiamo infine nascondere la nostra preoccupazione per un processo che rischia di ‘inaridire’ i territori dove le comunità locali vivono e, malgrado la crisi, tentano di crescere. Un conto è razionalizzare e garantire maggiore efficienza; quello che vogliamo evitare – conclude l’assessore – è che all’orizzonte ci sia solo un’operazione di risparmio con il più vecchio degli strumenti: il taglio dei servizi”. Come consiglieri sosterremo l’azione della Giunta confidando che l’incontro si tenga al più presto e dia risultati fruttuosi.
i sindaci in difesa degli uffici postali