Rifiuti dalla Puglia. Alla base della scelta c'è un'emergenza igienico-sanitaria

ricicloClassificherei le dichiarazioni di Lega Nord e Movimento 5 Stelle sull’arrivo dei rifiuti dalla Puglia come “molto rumore per nulla”. A parte il fatto che nessuno dovrebbe dimenticare che alla base della scelta c’è un’emergenza igienico-sanitaria che riguarda la salute di molte persone che per noi resta una priorità. La solidarietà, per questa Regione, è un valore da sempre e continuerà ad esserlo: vengono prima le persone della politica, anche se risiedono altrove e indipendentemente dal partito che li governa.
Nel merito della questione trovo davvero esagerate le polemiche delle opposizioni per 20 mila tonnellate. Stiamo facendo un intervento di solidarietà che ci possiamo “permettere” perché nessuno ci rimette qualcosa anche volendo buttarla in una logica di costi/benefici. Le quantità di rifiuti in arrivo, infatti, sono tutto sommato ridotte (basti pensare che corrispondono ai rifiuti prodotti in un mese su parte della costa durante la stagione estiva) e verranno smaltite entro i limiti delle autorizzazioni previste per i nostri impianti. In più va sottolineato che per nostri concittadini non ci sarà alcun aggravio nemmeno sul piano economico, considerato che la Puglia trasferirà ai Comuni di Bologna e Ferrara i proventi della tassazione ordinaria sui rifiuti oltre a un ristoro ambientale di 14 euro a tonnellata.
In sostanza, nessuno fa business e nessuno ci rimette sull’emergenza pugliese, ma si dà una mano a superare un’emergenza.
È solidarietà che ci possiamo permettere grazie ad una politica lungimirante rispetto alla riduzione, al riciclo e alla differenziazione che in Emilia-Romagna ci consente di registrare dati ambientali allineati, se non migliori, a quelli della maggior parte delle aree europee più sviluppate sul piano della sostenibilità ambientale. La virtuosità e la sostenibilità delle nostre politiche locali sulla raccolta e gestione dei rifiuti, ci consentiranno inoltre di migliorare la nostra performance in futuro (a riguardo cito gli obiettivi che ci siamo posti al 2020: azzeramento delle discariche, riciclo di carta, legno, vetro, plastica, metalli e organico al 70%, raccolta differenziata al 73% e produzione pro-capite di rifiuti ridotta del 20-25%).