La mia intervista a La Nuova Ferrara – «Bandi regionali, Ferrara deve fare di più»

zappaterra_fondiuePubblico l’intervista che ho rilasciato a Fabio Terminali de “La Nuova Ferrara” e pubblicata martedì 15/09/2015


 
«Se le aziende ferraresi riescono a intercettare meno del 4% delle risorse disponibili nei bandi regionali un po’ mi preoccupo ed è l’intero sistema che deve interrogarsi».
La consigliera regionale Marcella Zappaterra (Pd) interviene su una vicenda di cui abbiamo scritto giorni fa, ovvero della graduatoria finale del bando Por Fesr 2007/13, concentrato essenzialmente su uno sviluppo fondato su investimenti in banda larga e tecnologie digitali, e dell’incapacità delle imprese di casa nostra di sapersi aggiudicare una quota rilevante dei fondi.
«Effettivamente si tratta di un problema non da poco – sottolinea la Zappaterra – Quel piano di sviluppo regionale rappresentava un’occasione per noi straordinaria e se non l’abbiamo saputa sfruttare allora è difficile pensare che, senza cambiamenti, le cose possano essere diverse con la prossima tornata del Por Fesr che sta partendo“.
La consigliera del Partito democratico avanza alcune ipotesi sulla dèbacle: «I progetti presentati dalle imprese ferraresi non erano competitivi? Non lo so, non ho gli strumenti per poter rispondere, servirebbe verificare il singolo caso. Poi mi chiedo un’altra cosa: la comunicazione verso le aziende è stata adeguata? Erano tutte informate? Qualche dubbio ce l’ho», ammette la Zappaterra, secondo cui «al prossimo giro istituzioni locali, Camera di Commercio e associazioni di categoria devono confrontarsi al fine di mettere in campo le strategie migliori per rendere più competitive le nostre imprese. Perché non pensare – prosegue l’ex presidente della Provincia – a un accordo con le banche finalizzato alla creazione di un fondo di garanzia per l’accesso ai bandi?».
Intanto c’è qualcosa già da cambiare, concretamente: “L’ultimo bando prevedeva una quota di cofinanziamento regionale del 45% sulle spese effettuate per l’investimento, mentre il restante 55% lo metteva l’azienda: forse la fragilità delle nostre, maggiore rispetto a quelle di altre realtà, rappresenta l’ostacolo più importante. Faremo un ragionamento in Regione».
[Fabio Terminali]