Il bracconaggio ittico nelle acque interne arriva in Parlamento

pescaQuanto fatto e proposto in Emilia-Romagna per contrastare l’odioso fenomeno del bracconaggio ittico nei nostri canali, grazie alla collaborazione tra enti locali, Regione, Parlamento e all’impegno del PD a tutti i livelli, sarà il punto di partenza da cui prendere esempio in Italia.
Un emendamento proposto dall’On. Laura Venittelli del PD al cosiddetto collegato agricolo approvato ieri dalla Camera dei Deputati prevede infatti le stesse sanzioni amministrative e ora anche le stesse pene sia per la pesca illegale in mare sia per il bracconaggio ittico nelle acque interne.
Dopo esserci attivati in Emilia-Romagna per inasprire, a scopo deterrente, multe e confische per i pirati dei fiumi, avevamo sollecitato i nostri Parlamentari per far sì che la pesca di frodo nelle acque interne fosse elevata da illecito amministrativo a reato penale.
Quando il collegato agricolo con l’emendamento del PD sarà definitivamente approvato, indicativamente entro marzo come ha dichiarato la Sen. Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo PD alla Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, i responsabili della pesca di frodo in fiumi, laghi, e canali potranno essere puniti con l’arresto da due mesi a due anni. Ai trasgressori sarà inoltre sospesa la licenza di pesca di professione – se ne sono provvisti – da tre mesi fino a tre anni e per gli esercizi commerciali nei quali sia trovata merce pescata illegalmente è prevista una temporanea sospensione.
Stiamo lavorando per colpire il fenomeno del bracconaggio ittico dal momento in cui ci siamo insediati in Consiglio regionale con tutti i mezzi a nostra disposizione e in un anno possiamo dire che abbiamo raggiunto obiettivi importanti. Sicuramente continueremo a lavorare sul doppio binario che prevede deterrenti più pesanti e controlli più efficaci per arginare una piaga che sta ampliandosi sempre di più, con pesanti effetti sull’economia e sulla tutela ambientale.