Agricoltura, la Regione lancia un bando da 34 mila euro rivolto ai giovani

Via al bando 2018 rivolto ai giovani e all’agricoltura, altri 34 milioni di euro per il ricambio generazionale nei campi. Una sfida decisiva per garantire il futuro del settore primario.

Le 993 nuove imprese agricole condotte da giovani nate nel triennio 2015-2017 grazie al sostegno finanziario della Regione risultano distribuite in tutti i territori: in provincia di Piacenza se sono registrate 158, poi Reggio Emilia (157), Bologna e Ravenna appaiate a quota 130, Forlì-Cesena (126), Parma (112), Modena (101), Ferrara (53) e Rimini (26)

Del budget complessivo di 33,9 milioni:

  • 19,6 milioni sono destinati a soddisfare le domande di primo insediamento
  • 14,3 milioni da utilizzare per sostenere i piani di sviluppo aziendale, con contributi fino al 50% sugli investimenti per la costruzione e ristrutturazione di immobili ad uso produttivo, l’acquisto di macchinari ed attrezzature, gli interventi di miglioramento fondiario

Per presentare le domande c’è tempo fino al 29 ottobre secondo le modalità stabilite da Agrea.

Sono state 993 le imprese guidate da giovani nate in Emilia-Romagna nel triennio 2015-2017 grazie al sostegno finanziario del Psr, complessivamente 80 milioni di euro tra premio di primo insediamento – una tantum di 30 mila euro, che salgono a 50 mila per le aziende in area svantaggiata – e contributi in conto capitale (fino al 50% sugli investimenti del piano di sviluppo aziendale). Ora il rilancio con il nuovo bando, per accelerare il ringiovanimento dei titolari d’azienda, in uno dei comparti con l’età media degli addetti più alta.

Tra le novità del bando giovani 2018 la possibilità di fare domanda anche da parte dei neo imprenditori agricoli che si sono insediati da meno di 24 mesi, raddoppiando dunque l’arco temporale rispetto al limite di 12 mesi stabilito in precedenza. Una maggiore flessibilità operativa resa possibile grazie ad una modifica nel frattempo intervenuta del regolamento comunitario di base e che darà la possibilità di rientrare in gioco anche alle imprese escluse dal precedente bando per mancato rispetto dei requisiti temporali.